Questo modo di intendere il lavoro, nato in Giappone e diffusosi negli Stati Uniti a partire degli anni ’50, trova ancor oggi la propria attualità.

Esso infatti si concentra su:

  1. orientamento al cliente;
  2. leadership;
  3. coinvolgimento del personale;
  4. approccio per processi;
  5. approccio sistemico alla gestione;
  6. miglioramento continuo tramite: aggiornamento, rapporto di ascolto con il cliente, ogni piccolo miglioramento là dove sia possibile, controllo dei processi, innovazione;
  7. decisioni basate sui dati di fatto: analisi vendite, statistiche e analisi di marketing, feedback dai clienti, indicatori macro e micro economici;
  8. rapporti di reciproco beneficio coi fornitori.

Dalle nostre capacità di osservazione e descrizione nascono progetti sistemici tesi a migliorare l’intero impianto aziendale in una visione olistica, complessa e integrata.

Oggi sappiamo che pensare in questi termini non richiede sforzi e costi insostenibili, anche per le aziende piccole o medie.

I beni generati da un’azienda non sono solo i prodotti o i servizi commercializzati, ma i valori che essa trasmette, i posti di lavoro che crea, la propria armonizzazione con l’ambiente, l’essere promotrici di circoli virtuosi di benessere.

Interventi in tal senso sono quelli che promuovono:

  1. la conoscenza delle propri ruoli e mansioni, di quelle dei colleghi;
  2. il potenziamento e la soddisfazione professionale;
  3. l’apprendimento e l’ottimizzazione strutturale;
  4. la fidelizzazione all’azienda e la centralità dell’uomo.